E’ stato firmato il decreto interministeriale Lavoro-Mef che abbassa in media del 32% le tariffe Inail. Lo ha reso noto il Ministero del Lavoro che osserva: “si tratta di uno sgravio importante per aziende che lo aspettavano da 20 anni”. “Oggi iniziamo ad abbassare il cuneo fiscale per le imprese, oltre 500 milioni di euro di risparmi per le aziende dalla revisione delle tariffe Inail nel 2019”, commenta il Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio che aggiunge: “si tratta di un impegno che avevo preso all’assemblea di Confartigianato e che come governo abbiamo rispettato. Il sistema tariffario dell’Inail, inoltre, si adegua ai cambiamenti del mondo del lavoro ed entrano nelle tariffe le attività legate alle nanotecnologie e i rider”.In dettaglio la revisione delle tariffe dei premi, in vigore dallo scorso primo gennaio come stabilito dalla legge di bilancio 2019, ha riguardato in particolare l’aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico. Tra le novità l’inserimento di attività che si sono sviluppate negli ultimi anni. È stata introdotta, per esempio, una nuova voce di tariffa per le attività legate alla produzione di nanomateriali, un settore di produzione che si è sviluppato solo negli ultimi anni e per il quale si prevede una crescita anche nel prossimo futuro. Le voci tariffarie sono intanto passate da 739 a meno di 595. I tassi medi per le imprese ridotti di quasi un terzo. Per la determinazione dei tassi medi nazionali sono stati presi in considerazione i dati relativi all’andamento nel triennio 2013-2015 e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo. Il risultato è la diminuzione del 32,72% dei tassi medi per le aziende – dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille – mentre il calo complessivo dell’onere finanziario per l’assicurazione che grava ogni anno sulle imprese in generale raggiunge l’importo di circa 1,7 miliardi di euro. I singoli tassi di premio non superano mai quelli previsti dalla Tariffa 2000, mentre in alcuni casi risultano inferiori anche di oltre il 50% rispetto a quest’ultima. I nuovi tassi, inoltre, anche per le lavorazioni più rischiose sono stati mantenuti entro il 110 per mille, rispetto al 130 per mille della Tariffa 2000. E’ stata inoltre confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione, volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza in ambito aziendale; come confermato risulta anche l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, previsti dal decreto legislativo 81/2008, in linea con le risorse mediamente erogate nell’ultimo quinquennio.