Dopo il progressivo miglioramento osservato in tutti i mesi post lockdown, a luglio l’indicatore sintetico mensile elaborato dal Cresme indica una prima significativa crescita dell’attività nel settore delle costruzioni; la variazione (+5,0%) è valutata rispetto allo stesso periodo del 2019. Il dato positivo riguarda quasi tutta la filiera, con l’unica eccezione del segmento dei macchinari, che continua, tuttavia, a mostrare confortanti segnali di ripresa, anche sostenuto dagli investimenti delle imprese in ottica di Industria 4.0. Molto buono il dato delle vendite sul canale della Grande Distribuzione, mentre il canale grossisti, seppur in rapido miglioramento, paga ancora l’impatto dell’ottimizzazione dei magazzini. Luglio ha mostrato una dinamica positiva superiore alle attese dal lato della riqualificazione edilizia, in particolare, per quanto riguarda le facciate esterne. Il dato positivo appare omogeneo sul territorio nazionale. Anche le prime settimane di agosto hanno confermato la tendenza al rapido miglioramento. Nel complesso, le risposte si sono distribuite all’interno di un range che va dal +15% al -13%, vedendo ridursi ulteriormente la forbice tra i rispondenti; da notare che la stragrande maggioranza dei rispondenti (il 90%) ha indicato una crescita più o meno sostenuta dell’attività. Questo trend positivo caratterizza anche l’indicatore di sentiment, che cattura la variazione delle previsioni degli operatori sull’andamento settoriale annuale. La fiducia delle imprese è infatti ancora migliorata e la previsione complessiva per l’anno si attesta al -13%, avendo guadagnato un ulteriore punto sulla previsione di giugno.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...