A gennaio le vendite al dettaglio sono scese del 3% in valore e del 3,9% in volume rispetto al mese precedente. Su base annua, invece, il calo è del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume. In base alle stime Istat, il trimestre novembre 2020-gennaio 2021 fa segnare una diminuzione del 6,7% in valore e del 7,3% in volume rispetto ai tre mesi precedenti. L’andamento negativo delle vendite è causato principalmente dai beni non alimentari, in calo del 13,2% in valore e del 14% in volume su base mensile e del 15,5% in valore e del 17,1% in volume su base annua. Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%). Rispetto a gennaio 2020 c’è una diminuzione assai ampia delle vendite al di fuori dei negozi (-18,7%) e di quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-14,3%), mentre cala lievemente anche la grande distribuzione (-1,5%). L’unica forma distributiva che segna una decisa crescita è il commercio elettronico (+38,4%).
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ANGAISA e ASSOTERMICA, dialogo a tutto campo sugli scenari di mercato
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