Assoclima, l’associazione nazionale Costruttori Sistemi di Climatizzazione, ha diffuso nei giorni scorsi i dati relativi al mercato della climatizzazione riferiti al 2020. L’indagine statistica prende in considerazione i dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi VRF, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, pompe di calore, unità terminali e aerotermi. L’edizione 2020, alla quale hanno partecipato 41 aziende, ha evidenziato un valore del mercato Italia di poco superiore al miliardo e mezzo di euro, in calo del 7,7% rispetto all’anno precedente, e una diminuzione della produzione nazionale, passata da 762 milioni di Euro nel 2019 a 712,3 nel 2020. Dopo cinque anni di crescita, il 2020 ha quindi visto un generale rallentamento del fatturato Italia, con perdite percentuali più o meno rilevanti in funzione delle tipologie di prodotti e delle taglie di potenza. Per il comparto dell’espansione diretta, l’indagine ha rilevato un trend negativo per quasi tutte le tipologie di prodotti: -7% a valore e -2% a quantità per i monosplit, -4% a valore e -3% a quantità per i multisplit, -15% a valore e -12% a quantità per sistemi VRF. In terreno negativo anche i condizionatori roof top, che rispetto all’anno precedente hanno perso il 22% a valore e il 18% a quantità. In controtendenza solo i climatizzatori monoblocco e trasferibili, che hanno chiuso il 2020 con incrementi del 22% a valore e del 25% a quantità. Anche il comparto idronico ha subìto complessivamente gli effetti della pandemia, registrando però una perdita molto contenuta a valore (-1%) e un piccolo incremento a quantità (+4%) del fatturato Italia per le apparecchiature con condensazione ad aria, mentre sono risultate negative sia a valore (-17%) che a quantità (-6%) le performance delle apparecchiature con condensazione ad acqua. Non si è invece arrestata la crescita delle macchine a pompa di calore con potenze inferiori a 17 kW: dalle rilevazioni di Assoclima sono emersi incrementi percentuali intorno al 10%, a panel costante, sia a valore che a quantità per le aria-acqua e superiori al 50% per le acqua-acqua.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...