In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi, il Presidente ANGAISA Enrico Celin ha espresso le preoccupazioni della categoria e dell’intera filiera per il forte rincaro dei prezzi di prodotti e materie prime, che stanno accompagnando la crescita del mercato, trainata da bonus e superbonus: “Nei primi quattro mesi del 2021 abbiamo subito aumenti medi del 5-6%, a fronte di un incremento normalmente attestato attorno al 2-3%. A essere in crescita esorbitante, però, è il costo dei polimeri, che ha subito un incremento nell’ordine del 18-19%. Questo porta inevitabilmente a una rimodulazione dei costi dei prodotti. Nel caso delle pompe di calore, l’incremento è nell’ordine del 6-7%. A questo poi si aggiunge una difficoltà nella disponibilità stessa dei prodotti, indotta fra l’altro dalla forte richiesta trainata dagli incentivi legati al superbonus 110%. Il Presidente Celin ha inoltre sottolineato come “l’incertezza della proroga degli incentivi al 2023, che verrà forse fissata a giugno, rischia di essere un collo di bottiglia preoccupante per tutta la filiera. Si tenga conto che le richieste legate al superbonus sono il 10% del totale. La proroga permetterebbe di diluire gli interventi da svolgere, evitando di mettere a repentaglio la qualità dei lavori, oltre che offrire una tempistica più accettabile per chi deve gestire la produzione dell’impiantistica e non solo. In ogni caso, il termine temporale proposto, anche se importante, è assolutamente insufficiente rispetto alle potenzialità espresse dal mercato”.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...