Nel prossimo inverno i termosifoni nelle nostre case resteranno accessi per meno giorni (e meno ore al giorno) e saranno più freddi. E tutti dovremo contribuire con comportamenti “virtuosi” al taglio dei consumi di gas. E’ quanto prevedono le linee guida del “Piano nazionale di contenimento dei consumi di Gas naturale” approvato dal governo per far fronte all’emergenza scatenata dalla guerra in Ucraina e che ha per obiettivo risparmi complessivi dei consumi per 8,2 miliardi di metri cubi di gas naturale. La riduzione dei consumi sarà ottenuta regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento già entro il mese in corso, modificando la regolamentazione attuale dell’orario di accensione invernale e della temperatura, che andrà ridotta di un grado, a 17 gradi (con più o meno 2 gradi di tolleranza) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e a 19 gradi (con più o meno 2 gradi di tolleranza) per tutti gli altri edifici. L’accensione viene ridotta di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni quella di fine esercizio) e di un’ora al giorno per l’accensione (ad esclusione delle utenze sensibili tipo ospedali, case di ricovero eccetera). In pratica a Milano il riscaldamento potrà restare acceso per tredici ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile, a Roma per undici ore con caldaie accese dall’8 novembre al 7 aprile, mentre a Napoli le ore permesse saranno nove, dal 22 novembre al 23 marzo, e a Palermo sette dall’8 dicembre al 23 marzo.
Disagio sociale in netto calo ad agosto
Anche ad agosto è calato il disagio sociale misurato dal Misery Index Confcommercio, attestandosi a quota 9,4 rispetto al 10,2 del mese precedente, il livello più basso dall’inizio della serie storica. È l’effetto della riduzione della disoccupazione estesa, scesa al...