La delega per la riforma fiscale (disegno di legge) è stata approvata il 16 marzo dal Consiglio dei ministri. E’ divisa in quattro parti, per un totale di 21 articoli, e mette mano a tutto il sistema: dai tributi agli accertamenti, dalla riscossione alle sanzioni. Prevede, fra l’altro, una riforma dell’Irpef che riduce gli scaglioni da quattro a tre, con aliquote ridotte per centrare l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale. La flat tax, obiettivo di legislatura, è prevista anche per i lavoratori dipendenti. Per le imprese è in arrivo la nuova Ires a due aliquote, per far pagare di meno chi più assume ed investe. Parte anche il graduale superamento dell’Irap e si potrà dire addio all’imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno sostituite da un tributo unico. Quanto ai redditi da fabbricati, arriva la cedolare secca anche per gli immobili non abitativi. Si cambia pagina, infine, sugli accertamenti: le misure repressive con cui si è condotta fino ad oggi la lotta all’evasione non hanno intaccato il tax gap, che dal 2000 continua ad oscillare tra 75 e 100 miliardi, e quindi ora si punta tutto sulla tregua fiscale, attraverso una tax compliance volontaria.
Transizione 5.0, pubblicato il decreto attuativo
Sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 183 del 06.08.24 è stato pubblicato il decreto attuativo che rende da oggi operativo l’iter di accesso ai crediti di imposta del Piano Transizione 5.0, previsto dall’art. 38 del decreto-legge 2 marzo 2024 n. 19. Il decreto 24...