Il secondo trimestre del 2023 evidenzia spiccati segnali di rallentamento. La fragilità dell’economia era emersa con chiarezza già nei dati del report Congiuntura Confcommercio di maggio, ma i dati raccolti a giugno indicano che solo il mercato del lavoro sembra “conservare” una certa vivacità. “Le criticità che investono alcune grandi economie europee e le difficoltà nel riportare l’inflazione su valori più prossimi agli obiettivi di politica monetaria – ha sottolineato l’Ufficio Studi – stanno inducendo una minore dinamicità della nostra economia. Gli indicatori che lo testimoniano vanno dal progressivo rallentamento dell’attività industriale (quattro mesi consecutivi in riduzione congiunturale) all’emergere di un’evoluzione meno favorevole della domanda per consumi”. In questo contesto, solo il mercato del lavoro continua a mostrare elementi di vivacità, con un incremento degli occupati ad aprile su marzo pari a 48mila unità (+390 mila nel confronto annuo). Queste dinamiche indicherebbero che gli operatori economici reputano l’attuale fase di quasi stagnazione come temporanea.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...