Nel comunicato stampa diramato il 10 maggio, l’associazione prende posizione sulle possibili misure – potenzialmente retroattive – preannunciate dal Ministro dell’Economia Giorgetti in materia di Superbonus e crediti fiscali.
Si è infatti prospettata l’introduzione dell’obbligo di spalmare i crediti fiscali su 10 anni anziché 4 o 5, con la possibilità che il Governo voglia introdurre questa disposizione con efficacia retroattiva, andando a toccare anche i crediti già maturati da aziende, operatori professionali e banche.
“Sono decine di migliaia le imprese e i posti di lavoro a rischio – commenta il Presidente di ANGAISA Maurizio Lo Re – e certamente le nuove misure preannunciate dal Governo non contribuiranno a rasserenare gli animi. Il Superbonus aveva ormai da tempo perso il suo effetto trainante; quella che va scongiurata a qualunque costo è l’introduzione di norme retroattive che possano mettere in discussione i diritti già acquisiti, anche con riferimento all’anno in corso. Comprendiamo perfettamente la necessità di salvaguardare i conti pubblici: ma questo obiettivo non può essere perseguito a discapito degli equilibri economico-finanziari delle nostre aziende. Rischiamo di andare incontro a un nuovo devastante corto circuito per l’intero comparto edilizio”.