Il trend è positivo, anche se continua a essere caratterizzato da incrementi poco più che apprezzabili: il CRESME (Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell’edilizia) ha aggiornato nei giorni scorsi le previsioni di chiusura 2016 relative al comparto edilizio, con un +1,8% favorito soprattutto dagli incrementi delle opere pubbliche (+3,6%) e dell’edilizia non residenziale (+2,2%). Ancora negativo il dato relativo al nuovo residenziale, che fa segnare una ulteriore flessione del -2,1%, mentre per il segmento del rinnovo è prevista una crescita pari al +1,4%. In questo senso continua a essere fondamentale il contributo dei bonus fiscali del 50% e 65%; dal 2014 il livello degli investimenti legati agli incentivi ha ormai raggiunto i 28 miliardi di euro. Tra gli altri indicatori che confermano un quadro complessivo più incoraggiante, quelli relativi al +35% del comparto macchine movimento terra tradizionali e al +24% del totale macchine movimento terra e stradali.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...