Sono stati diffusi nei giorni scorsi i dati, relativi al mese di giugno, dello “Studio Pagamenti” realizzato da Cribis D&B, l’osservatorio dedicato ai comportamenti di pagamento delle imprese italiane. L’aspetto più rilevante è sicuramente quello di una tendenza generalizzata al calo dei “ritardi gravi” nei pagamenti tra imprese, che rappresentano attualmente il 13,1% del totale, con un calo del -14,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il 35% delle aziende paga puntualmente alla scadenza, mentre il 51,5% paga entro il mese di ritardo. Complessivamente si tratta di segnali che inducono ad un cauto ottimismo per il futuro, ma non va dimenticato che rispetto al 2010 i ritardi di pagamento di oltre un mese sono aumentati del +138,2% mentre i pagamenti alla scadenza hanno fatto registrare una diminuzione del -5,6%. A livello territoriale le imprese del Nord Est sono le più puntuali: il 44,2% paga alla scadenza mentre i ritardi gravi sono solo il 7,6%. Situazione opposta per Sud e Isole, dove solo il 22,4% è virtuoso e ben il 22,2% fatica a saldare i debiti. Bene anche il Nord Ovest (41,3% di pagamenti alla scadenza, 8,8% oltre il mese di ritardo), situazione intermedia per il Centro Italia (31,2% di imprese puntuali, 15,8% i cattivi pagatori). A livello settoriale infine continua la crisi del commercio al dettaglio: solo il 25,6% delle imprese che operano in questo settore è infatti puntuale, il 21,2% invece fatica a saldare i debiti.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...