Per aprile 2018 l’Ufficio Studi Confcommercio stima una crescita del PIL del +0,1% rispetto al mese precedente e del +1,1% sullo stesso mese del 2017. E’ il dato principale dell’ultimo numero di “Congiuntura Confcommercio”, da cui emerge una variazione al ribasso nel primo trimestre 2018 (da 0,2% a 0,1% congiunturale e da 1,4% a 1,2% tendenziale). A marzo l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è sceso dello 0,2% rispetto a febbraio e dello 0,5% nei confronti dello stesso mese del 2017, per effetto dell’indebolimento di molti indicatori congiunturali, in particolare dell’occupazione, che sta generando una stasi della domanda da parte delle famiglie. La flessione più significativa ha interessato gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-0,7%). Lievemente più contenuto il calo della domanda per i beni e i servizi per le comunicazioni (-0,4%). Di modesta entità (-0,1%) la diminuzione per gli alberghi ed i pasti e consumazioni fuori casa, per l’abbigliamento e le calzature i beni e i servizi per la casa.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...