Raggiungerà probabilmente i 20 miliardi la manovra 2018 – comprensiva del decreto fiscale – che il governo dovrebbe varare il 16 ottobre. La legge di bilancio si incardinerà su poche grandi misure, anche perché gran parte delle risorse saranno assorbite dall’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’IVA. Il conto è sceso dopo il miliardo già disinnescato nel decreto di venerdì, ma si tratta comunque di altri 14,7 miliardi tutti da trovare. Tra le misure su cui il Governo sta lavorando in queste ultime ore, la conferma dell’ecobonus (detrazione 65%) con alcune modifiche: all’interno del Governo c’è chi vorrebbe stabilizzarlo o renderlo almeno quinquennale per i condomini. Sicuramente sarà confermato anche nel 2018, probabilmente probabilmente con uno sconto fiscale un po’ più basso (al 50% anziché al 65%) per le finestre o le caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Una delle ipotesi al vaglio è di legare l’entità dello sconto all’obiettivo del miglioramento energetico raggiunto. Fra le altre misure prese in considerazione dalla Manovra, evidenziamo:
– Sgravi per i giovani: gli stanziamenti ammontano a 338 milioni nel 2018 per poi salire esponenzialmente. Lo sgravio dovrebbe configurarsi nel taglio del 50% dei contributi per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, anche se si sta tentando di allargare anche agli autonomi. La fascia di età è ancora oggetto di discussione (under 29 o under 32, anche se indiscrezioni di stampa parlano di under 35 almeno per il primo anno) e dall’ampiezza della platea dipenderà probabilmente anche il tetto allo sconto, da fissare a 4.030 o a 3.250 euro. Lo sgravio dovrebbe arrivare invece al 100% per il Sud, confermando l’attuale normativa;
– Lotta alla povertà: per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione il governo punta a mettere sul piatto 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Parte della maggioranza insiste anche per interventi a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica, ma non è detto che nel testo iniziale del ddl possano trovare spazio;
– Taglio del superticket: sembra per il momento escluso che il ticket sulla specialistica possa essere cancellato tout court. Piuttosto si potrebbe optare per una riduzione parziale o differenziata a secondo del tipo di esame da effettuare o della Regione in cui lo si richiede. La misura potrebbe essere inserita in Parlamento;
– Pacchetto imprese: I superammortamenti dovrebbero essere confermati anche se leggermente più bassi, si parla del 130%. Non verrebbe toccato invece l’iperammortamento al 250%. In arrivo anche il nuovo credito d’imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0;
– E-Fattura per privati: La fatturazione elettronica dovrebbe diventare obbligatoria per le imprese solo nel 2019.
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