Via alla manovra e stime al rialzo sul Pil. Martedì 11 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (Def), insieme al Programma nazionale delle riforme e alla “manovrina” da 3,4 miliardi per correggere i conti, in accordo con la richiesta UE. Contestualmente, il Governo ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni per l’anno in corso. La nuova stima del Pil è pari al 1,1% contro l’1,0% stimato finora. Il Tesoro getta poi acqua sul fuoco per il 2018 e il 2019 con una revisione a ribasso per la crescita del Pil. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Nel 2018 la crescita scenderà dall’1,3% all’1% e nel 2019 dall’1,2% all’1%. “Ci sarà un’impennata verso l’alto della crescita nel 2020″, ha aggiunto Padoan. Nel 2018-19 il Pil crescerà dell’1% a causa di “una politica fiscale particolarmente stringente” che “fa parte degli accordi europei” e quindi il governo lo recepisce nelle tabelle. Nel piano nazionale di riforma vengono ribaditi i pilastri dell’agenda di riforme strutturali del governo con la contrattazione decentrata, la legge sulla concorrenza, la lotta alla povertà, le privatizzazioni, oltre che le riforme di giustizia civile e amministrative importanti per la crescita”, spiega Padoan. “Queste misure sono componenti di un’unica strategia: il Paese è uscito da una recessione molto profonda, ora ha tassi di crescita sostenibili e sostenuti”.
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando dell’approvazione del Def, ha puntualizzato che il decreto contiene diversi interventi tra cui la correzione di bilancio, senza aumenti di tasse. “Oltre al Def” il Cdm ha approvato “un decreto con 4 capitoli: la correzione dei conti dello 0,2%, le misure a favore degli enti locali, misure per il terremoto, altre misure per la crescita, contestualmente abbiamo condiviso un piano di investimenti al 2032 di 47,5 miliardi”, ha detto Gentiloni, sottolineando che “l’insieme di queste misure è la migliore risposta a chi volesse presentare questa operazione come ‘depressiva’. È un’operazione che prosegue il percorso di risanamento e di rilancio”.
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