Nel 2016 le famiglie italiane hanno fatto registrare un livello di benessere materiale inferiore alla media dell’Unione europea. Questo uno dei dati più significativi recentemente diffusi da Eurostat, relativo ai consumi individuali effettivi (Actual Individual Consuption, Aic). In Italia il valore Aic pro-capite si attesta a quota 97, inferiore alla media Ue (pari a 100), e anche alla media complessiva dell’Eurozona, che è di 105 punti. In testa alla classifica le famiglie lussemburghesi a quota 132, quindi quelle tedesche a 122, seguite da Austria a quota 118 e Gran Bretagna a 115. Le famiglie francesi sono a quota 111, mentre tra le principali “economie” dell’Unione europea solo le famiglie spagnole, a quota 89, stanno peggio di quelle italiane. Nelle ultime posizioni Ungheria e Romania a 63, Croatia a 59 e Bulgaria a 53. L’Aic pro-capite include i beni e i servizi effettivamente consumati indipendentemente se questi siano stati pagati dalle famiglie, dal governo e da organizzazioni no profit. Per questo motivo l’Aic è considerato un indicatore del benessere materiale delle famiglie. I consumi individuali pro-capite sono espressi in termini di parità di potere d’acquisto in modo da eliminare le differenze dei prezzi nominali tra i diversi Paesi.
Permessi di costruire, residenziale in crescita
Istat ha pubblicato il rapporto relativo ai dati dei permessi di costruire, relativi al primo trimestre 2024. Sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, si stima una crescita congiunturale sia del numero di abitazioni (+4,3%) sia della...