Caro energia, ANGAISA scrive alla produzione del settore

07/10/2022Mercato

Nei giorni scorsi, l’associazione ha trasmesso a tutti i produttori Soci Sostenitori ANGAISA una lettera, a firma del Presidente Maurizio Lo Re, al fine di evidenziare le conseguenze negative, sotto il profilo gestionale e commerciale, subite dalle aziende distributrici a seguito dell’improvviso inserimento in fattura di una nuova voce identificata come “addizionale straordinaria” e legata all’aumento dei costi energetici. La comunicazione è stata successivamente inviata, per conoscenza, ai Presidenti e ai Direttori di alcune fra le organizzazioni più rappresentative della filiera idrotermosanitaria.

Gent.mi Soci, l’ulteriore peggioramento della crisi energetica in atto, e le pesanti conseguenze economiche che stanno interessando l’intero ciclo produttivo, hanno portato diverse industrie a rivedere, purtroppo senza alcun tipo di preavviso e talvolta “con decorrenza immediata”, le condizioni di vendita riservate ai loro clienti distributori. Siamo perfettamente consapevoli della gravità dell’attuale quadro congiunturale e delle dinamiche in corso, difficilmente controllabili, di cui prendiamo atto. Le nuove condizioni commerciali sono state riviste a volte semplicemente aggiornando i prezzi di listino, come avviene normalmente ed è avvenuto nei mesi scorsi, a seguito della nuova e in parte imprevista spirale inflazionistica. In altri casi, i fornitori hanno ritenuto opportuno identificare i nuovi oneri come “addizionale straordinaria” (energy surcharge) generalizzata, calcolata in percentuale sull’intero importo di ogni singola fattura. Come ci è stato segnalato da diverse aziende distributrici associate, questa modalità sta creando una serie di difficoltà operative sia a livello amministrativo che commerciale, rendendo estremamente complessa (se non aleatoria) la corretta definizione dei prezzi di vendita per la propria clientela privata e professionale. Andrebbe infatti stimata puntualmente l’effettiva incidenza dell’addizionale energetica rispetto a ogni singola vendita, cosa che non può essere gestita mediante le normali funzionalità dei software gestionali utilizzati dalle nostre aziende, da quelle più piccole a quelle più strutturate. Invitiamo quindi tutti i nostri Soci Sostenitori Industrie a tenere conto di queste problematiche (niente affatto banali!) nella ridefinizione delle proprie politiche commerciali, al fine di non introdurre – sia pure involontariamente – nuovi fattori di confusione e incertezza in un mercato già fin troppo complesso e instabile. Riteniamo che anche e soprattutto di fronte a nuove “emergenze”, il rapporto di partnership tra le imprese della produzione e della distribuzione dovrebbe rappresentare un valore aggiunto da tutelare e valorizzare ulteriormente.

 

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