Per rinvigorire il settore dell’edilizia serve un intervento governativo emergenziale attraverso misure di riqualificazione energetica e sismica. Questa la richiesta congiunta di ANGAISA, l’Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno e AiCARR – Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione. Secondo una recente analisi realizzata da Nomisma per ANGAISA, meno di 1 italiano su 10 vive in case costruite dopo il 2010, mentre i restanti vivono in gran parte in abitazioni dotate di impianti obsoleti e poco efficienti.
Ecco perché le due associazioni chiedono al Governo di ripristinare i meccanismi legati a cessione del credito e sconto in fattura, almeno per le opere di valore non superiore ai 20mila euro, riconducibili ai cosiddetti “interventi edilizi minori”. Occorre poi adottare con urgenza misure straordinarie volte a risolvere il problema dei “crediti incagliati”, promuovendo un sempre maggior coinvolgimento degli enti pubblici territoriali e delle società partecipate.
ANGAISA e AiCARR chiedono altresì di:
- Prorogare l’attuale scadenza del 31 dicembre 2023, relativa alla conclusione dei lavori sui condomini eseguiti con il superbonus, per garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti e la qualità degli interventi da ultimare.
- Introdurre nuove misure a sostegno delle famiglie a basso reddito, consentendo loro di attivarsi per riqualificare, almeno in parte, le proprie abitazioni e case di proprietà, in particolare sotto il profilo dell’efficientamento energetico.
- Mantenere all’attuale 8% la ritenuta sui bonifici parlanti effettuati alle imprese del comparto, necessari per poter fruire delle detrazioni legate ai bonus edilizi Definire – attraverso un apposito tavolo tecnico aperto alla partecipazione delle organizzazioni più rappresentative del comparto – i contenuti di un vero e proprio “Testo Unico degli incentivi e dei bonus edilizi”, con l’obiettivo di semplificarli e renderli coerenti.