L’aumento del costo della vita avvenuto nell’ultimo anno, a causa dell’impennata dei prezzi di beni e servizi, sta mettendo a dura prova le finanze delle famiglie italiane. È quanto emerge dall’Osservatorio “Sguardi Famigliari” di Nomisma. La ricerca evidenzia che il 13% delle famiglie italiane ritiene il proprio reddito insufficiente a far fronte alle necessità primarie, vale a dire alle spese irrinunciabili come i generi alimentari, oppure le spese legate alla casa come l’affitto, il mutuo, le bollette, ecc. Un altro contingente numeroso (il 43% delle famiglie intervistate) valuta la propria condizione reddituale appena sufficiente a far fronte a tali spese, in una sorta di equilibrio precario che potrebbe essere messo a rischio da un evento imprevisto, anche di modesta portata. Il principale motivo di percezione dell’inadeguatezza delle risorse economiche a disposizione delle famiglie è rappresentato dall’elevato costo della vita (il 78% delle famiglie si dichiarano insoddisfatte della propria condizione reddituale), molto più delle contingenti difficoltà lavorative (10%).
Disagio sociale in netto calo ad agosto
Anche ad agosto è calato il disagio sociale misurato dal Misery Index Confcommercio, attestandosi a quota 9,4 rispetto al 10,2 del mese precedente, il livello più basso dall’inizio della serie storica. È l’effetto della riduzione della disoccupazione estesa, scesa al...