Dentro la stagnazione dell’economia italiana sono presenti segni di vitalità che permettono di procedere a un ritmo di un decimo di punto trimestre su trimestre. Poco anzi, pochissimo, eppure, anche grazie al confronto statistico con un depresso 2018, occupazione, fatturato nei servizi e clima di fiducia nella grande distribuzione permettono ancora di considerare “residuale” il rischio di entrare in recessione. Queste le considerazioni dell’Ufficio Studi Confcommercio, che ha diffuso i nuovi dati relativi all’Indicatore dei Consumi Confcommercio. Il disinnesco degli aumenti IVA per il 2020 potrebbe diradare qualche nube, ammesso che la disordinata ricerca di risorse a copertura della manovra non disperda questo potenziale capitale fiduciario attraverso la minaccia di nuovi balzelli.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...