Due miliardi di crediti bloccati per rischio frodi

06/10/2023Consulenza e Normative

La recente Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione, allegata alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza del 2023 (NADEF), mette in evidenza alcuni dati particolarmente significativi relativi alle più recenti “vicissitudini” di bonus e superbonus. Nel corso del 2022 l’Agenzia delle Entrate ha avviato l’attività di controllo preventivo delle comunicazioni di cessione di crediti agevolativi (bonus edilizi) già sospesi a seguito della presenza di uno o più profili di potenziale rischio. A fronte di 58.388 comunicazioni sospese sono state rifiutate quasi 13 mila comunicazioni a cui corrisponde un valore del credito agevolativo pari ad oltre 2 miliardi. Inoltre, da novembre 2021 ad agosto 2023 le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per circa 7,4 miliardi di euro. Le agevolazioni maggiormente interessate da condotte fraudolente sono il “bonus facciate” e l’“ecobonus”, che avevano, in origine, una regolamentazione meno stringente. Gli illeciti emersi con maggiore frequenza riguardano:  lavori edilizi necessari a conferire il diritto alla detrazione non avviati; crediti oggetto di plurime cessioni “a catena” che coinvolgono imprese con la medesima sede e/o con gli stessi legali rappresentanti (nullatenenti, irreperibili e/o gravati da precedenti penali); immobili sui quali sarebbero stati eseguiti gli interventi agevolati non riconducibili ai beneficiari originari delle detrazioni; lavori edilizi incompatibili con le dimensioni imprenditoriali dei soggetti che li avrebbero effettuati e che avrebbero praticato lo “sconto in fattura”; provviste ottenute con la monetizzazione dei crediti trasferite all’estero o reinvestite in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative (es. cripto-attività).

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