Da alcune settimane i tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico stanno lavorando su una prima ipotesi di revisione delle modalità applicative della detrazione fiscale del 65%, relativa agli interventi di riqualificazione energetica. In base alle anticipazione apparse sulla stampa economica, la novità principale riguarderebbe il legame diretto fra l’entità dell’agevolazione e l’effettivo risparmio energetico conseguito attraverso i singoli interventi. L’orientamento sarebbe quindi quello di premiare soprattutto le azioni più efficienti e quelle legate agli interventi più radicali sugli edifici. Resta inoltre “sul tavolo” la possibilità di rendere finalmente strutturale l’ecobonus, come più volte auspicato da diverse associazioni di categoria del comparto edilizio, fra cui ANGAISA. Toccherà in ogni caso al Ministero del Tesoro valutare quali siano, in concreto, i margini per un effettivo potenziamento dell’ecobonus e fino a che punto si possa perseguire l’ipotesi della stabilizzazione in alternativa alla semplice proroga per un altro anno, in assenza della quale la detrazione passerebbe dal 65% al 36%. Ricordiamo che, in base ai dati aggiornati al 2014, sono stati realizzati circa 300mila interventi collegati all’ecobonus, per un totale di oltre 3,2 miliardi di investimenti attivati.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...