A settembre l’indicatore anticipatore “ha mantenuto un profilo negativo, suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi”. E’ quanto si legge nell’ultima nota mensile dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana. In particolare, segnala l’Istat, i dazi imposti dagli Usa e le misure compensative attivate dai paesi coinvolti, i fattori geopolitici destabilizzanti e il rallentamento dell’economia cinese, continuano a influenzare negativamente il commercio mondiale. In Italia, spiega l’Istat, la revisione dei conti economici ha lievemente modificato il profilo del Pil che ora evidenzia un marginale incremento mensile sia nel primo sia nel secondo trimestre (+0,1%). Tuttavia, a luglio, l’indice della produzione industriale ha registrato la seconda flessione congiunturale consecutiva. Nel primo semestre, i miglioramenti del mercato del lavoro si sono riflessi sull’andamento favorevole del reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici, traducendosi in un aumento del potere d’acquisto e della propensione al risparmio. L’inflazione al consumo, nota l’Istat, rimane bassa sia nella misura complessiva sia in quella di fondo. Le indicazioni prospettiche a breve degli operatori economici delineano la prosecuzione dell’attuale fase di moderazione. A settembre, l’indice del clima di fiducia dei consumatori e l’indice composito per le imprese hanno fornito indicazioni diverse. La fiducia dei consumatori ha segnato un lieve aumento, a sintesi di un deterioramento del clima economico e di un miglioramento della valutazione delle prospettive future, mentre la fiducia delle imprese ha evidenziato un peggioramento.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...