Il secondo trimestre del 2024 si chiuderà con dati macroeconomici per niente brillanti, ma l’Ufficio Studi Confcommercio, nel nuovo rapporto congiunturale, vede comunque il Pil in lieve rialzo su base mensile (+0,1%) rispetto alla stima precedente di un -0,1%. Una revisione al rialzo spinta dai consumi, in particolare dalle immatricolazioni di auto a privati nel mese di giugno, dal buon andamento congiunturale della produzione industriale a maggio (+0,5%) e da una valutazione favorevole delle presenze turistiche in Italia, sempre a maggio. In ogni caso la previsione relativa al Pil a fine anno resta ferma a +0,9%, per effetto di due semestri che risulteranno sostanzialmente identici in termini di variazione tendenziale. Ciò al netto di possibili sorprese positive dagli investimenti innescati dal PNRR, che potrebbero portare la crescita del Pil oltre la soglia dell’1%. Evitare una manovra “lacrime e sangue” in autunno, comunque, dipenderà “dalla stabilizzazione dell’inflazione attorno o sotto l’1% in combinazione con la tenuta degli attuali livelli occupazionali da record statistico”.
Disagio sociale in netto calo ad agosto
Anche ad agosto è calato il disagio sociale misurato dal Misery Index Confcommercio, attestandosi a quota 9,4 rispetto al 10,2 del mese precedente, il livello più basso dall’inizio della serie storica. È l’effetto della riduzione della disoccupazione estesa, scesa al...