In collaborazione con Harvard Business Review Italia, pubblichiamo un breve estratto dall’articolo “Why Is Micromanagement So Infectious?” di Niko Canner e Ethan Bernstein.
La microgestione non è un difetto di personalità; si tratta di un corto circuito nei fondamenti della delega. Come manager, dovresti essere in grado di affidare a qualcuno un compito senza stare a guardare sopra le sue spalle. La chiave è fornire obiettivi chiari. Se desideri che il tuo collaboratore migliori la soddisfazione del cliente, devi definire quanto e specificare quali elementi di soddisfazione sono più importanti. Dovresti anche spiegare i vincoli del progetto: “state in questo budget” o “seguite queste policy” o “chiedete la mia approvazione su questo tipo di decisione”.
Senza questi “guardrail” è molto probabile lasciare la persona nell’agitazione e tu, a tua volta, vorrai liberartene. Ma attenzione a non mettere troppi limiti. Ad esempio, dire al vostro consulente, “metti a posto il contratto” e poi porgergli il contratto su un foglietto è probabilmente troppo vago. Ma dire “Ho bisogno di approvare tutte le modifiche in ogni fase della trattativa” è troppo vincolante e tutti sprecheranno tempo. Bisogna trovare l’equilibrio giusto per voi.
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Transizione 5.0, pubblicato il decreto attuativo
Sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 183 del 06.08.24 è stato pubblicato il decreto attuativo che rende da oggi operativo l’iter di accesso ai crediti di imposta del Piano Transizione 5.0, previsto dall’art. 38 del decreto-legge 2 marzo 2024 n. 19. Il decreto 24...