Secondo l’ indagine della software house inglese DigitalBridge, l’innovazione in assoluto più “gradita” (18% di 1.100 consumatori intervistati) consisterebbe nella possibilità di attivare un “riconoscimento facciale”, in grado di impostare automaticamente le preferenze della persona, per quanto riguarda illuminazione e temperatura dell’acqua. Per il 16% degli intervistati sarebbe utile un assistente vocale che segnala la necessità di aggiungere shampoo, dentifricio, eccetera alla lista della spesa. E inoltre: una simulazione in modalità “realtà aumentata”, in grado di proporre un nuovo taglio di capelli con le indicazioni di come realizzarlo; un asciugatore ad aria calda per l’intero corpo; lavabi, specchi e sanitari con altezza regolata automaticamente, in funzione della persona che li utilizza; tre rubinetti: acqua calda, fredda e “proprio giusta”. Non mancano alcune suggestioni particolarmente fantasiose: dal dispositivo in grado di scegliere l’abbigliamento adatto e aiutare la singola persona a vestirsi a uno specchio parlante che possa dare suggerimenti sul vestito da mettere, in funzione di un particolare evento. Si ipotizza anche l’utilizzo di una centralina che consenta di erogare del caffè e anche di aprire la porta di casa direttamente dalla propria doccia.
ANGAISA chiede il ripristino della decontribuzione Sud
Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento...