Il peso della burocrazia, un freno per la crescita economica

09/07/2020Società

Inefficienze e scarsa qualità dei servizi erogati impattano sulla crescita del nostro Paese causando una perdita di circa 70 miliardi e facendo scivolare l’Italia dalla 20esima alla 33esima posizione nel confronto internazionale, il terzultimo sui 36 Paesi Ocse. Sono, in sintesi, i risultati di un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla qualità della burocrazia e il suo impatto sulla crescita economica del Paese. Il ritardo della qualità della nostra burocrazia rispetto a quella delle economie avanzate ha probabilmente a che fare anche con i ritardi del nostro Paese sull’innovazione tecnologica e sul capitale umano della P.A., con un pesante impatto sulla crescita. Basti pensare che se l’Italia avesse, ad esempio, la stessa qualità dell’amministrazione della Germania, tra il 2009 e il 2018 la crescita cumulata sarebbe stata del 6,2% invece del 2,3%. Con una migliore burocrazia si avrebbero, inoltre, evidenti benefici anche per i conti pubblici. Infatti, una maggiore crescita del Pil genererebbe maggiori entrate, minore disavanzo e, dunque, minore debito sia come dimensione dello stock, sia in rapporto al Pil. Ci sono ampi margini, dunque, per migliorare il benessere economico del Paese e questo si può fare con strategie che non richiedono maggiori risorse o ricette fantasiose: basterebbe semplicemente migliorare la qualità della pubblica amministrazione. Le valutazioni sulla qualità della burocrazia nella comparazione internazionale sono ricavate dal “Quality of Government Index dell’Università di Goteborg”, indicatore composto da tre pilastri: livello di corruzione, caratteristiche della legislazione e osservanza della legge, qualità della burocrazia in senso stretto. Quindi è un indice che, oltre alle singole procedure burocratiche, dà conto anche dei loro effetti sui comportamenti e le performance dei legislatori e dei cittadini.

Condividi

Altri aggiornamenti in "Società"

Disagio sociale in netto calo ad agosto

Disagio sociale in netto calo ad agosto

Anche ad agosto è calato il disagio sociale misurato dal Misery Index Confcommercio, attestandosi a quota 9,4 rispetto al 10,2 del mese precedente, il livello più basso dall’inizio della serie storica. È l’effetto della riduzione della disoccupazione estesa, scesa al...

leggi tutto
Il terziario sempre più motore dell’occupazione

Il terziario sempre più motore dell’occupazione

L'11 giugno l’Ufficio Studi di Confcommercio ha presentato la seconda edizione dell'Osservatorio Terziario e Lavoro. Il direttore Mariano Bella ha sottolineato che nel 2023, per la prima volta, il settore del terziario ha raggiunto la quota di oltre il 50% per quanto...

leggi tutto

Perso il 42% dell’acqua potabile immessa in rete

Il nuovo rapporto statistico Istat, realizzato in occasione della giornata mondiale dell’acqua, mette nuovamente in risalto le principali criticità della rete di distribuzione dell’acqua potabile in Italia. Tanto più gravi di fronte all’acuirsi dei fenomeni estremi...

leggi tutto

Disastri ambientali, a rischio 1 pmi su 4

“È di 210 miliardi di euro il conto che disastri naturali e cambiamenti climatici hanno presentato al nostro Paese. Si tratta di un costo pesantissimo pari all’intero importo del PNRR e a 10 manovre finanziarie. Di questi 210 miliardi ben 111 sono determinati dagli...

leggi tutto
Nel 2030 un milione di persone in meno in Italia

Nel 2030 un milione di persone in meno in Italia

Le nuove previsioni ISTAT sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2022, restituiscono tendenze difficilmente controvertibili. La popolazione residente è in decrescita: da 59 milioni al 1° gennaio 2022 a 58,1 mln nel 2030, a 54,4 mln nel 2050 fino a 45,8 mln...

leggi tutto