La fine del 2021 conferma che tra la ripresa della pandemia e il consolidamento dell’inflazione le prospettive di crescita per il 2022 potrebbero ridimensionarsi. Questa la lettura dei numeri economici contenuti nella Congiuntura Confcommercio di novembre. “Sul versante dei consumi – ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella – anche a ottobre il recupero ha interessato principalmente i servizi, che hanno beneficiato di un ulteriore passo in avanti verso la piena operatività, mentre per i beni si è tornati a un segno negativo. L’ICC indica, nel confronto annuo, una variazione del 3,4%, frutto di una crescita del 21,4% per i servizi ed un calo del 2,0% per i beni. Al di là di alcune situazioni particolari, per esempio le autovetture e l’elettronica di consumo, con segni, peraltro, opposti, l’andamento della domanda per i beni nel suo complesso conferma le difficoltà delle famiglie di passare dal recupero alla crescita vera e propria”.
ANGAISA chiede il ripristino della decontribuzione Sud
Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento...