In occasione del Convegno nazionale ANGAISA, Nomisma (nella foto Roberta Gabrielli, Senior Project Manager Nomisma) ha presentato i risultati dell’indagine, realizzata su un campione rappresentativo di famiglie italiane, “Bonus fiscali e riqualificazione edilizia- La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa”. Quasi 4 italiani su 10 (37%) negli ultimi 12 mesi hanno avviato interventi di miglioramento e/o ristrutturazione di un’abitazione, sia essa principale o secondaria. La principale motivazione è stata per una persona su due la volontà di migliorare il comfort abitativo, guidata in particolare dagli incentivi statali. Al secondo posto la riduzione dei consumi energetici (48%), al terzo, la non rimandabilità degli interventi (36%) e infine (30%) la volontà di sfruttare gli incentivi statali. Una famiglia su due ha deciso di aderire alle detrazioni fiscali/bonus per gli interventi che ha dovuto sostenere. Ben il 51% dei rispondenti ha dichiarato che non avrebbe mai realizzato interventi in assenza di incentivi. Spostando il focus rispetto ai 12 mesi a venire, la fotografia scattata nella rilevazione effettuata a settembre, restituisce un rallentamento dell’euforia da bonus. Solo l’11% degli italiani ha dichiarato che con certezza effettuerà interventi sulla propria abitazione, mentre il 38% è ancora indeciso. Le motivazioni principali alla base della scelta di procedere con i lavori si confermano il miglioramento del comfort abitativo – reso possibile dagli incentivi – e la riduzione dei consumi energetici.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...