Secondo la recente indagine Tecnoborsa 2018 le famiglie italiane intervistate preferiscono vivere nel semicentro e nelle periferie delle città grandi e medio-grandi per il 72,5% dei casi, a scapito dei centri storici che, però, tengono un po’ di più nel Nord-Ovest, Sud e Isole. E’ interessante notare che il 77,3% delle abitazioni hanno un taglio che va dai 46 ai 100 mq e le case più piccole prevalgono nel Nord-Est e al Centro, mentre quelle grandi e medio-grandi sono più diffuse nel Sud e Isole. Sono ancora molti gli appartamenti con un bagno unico, oltre il 60%, ma più di un terzo hanno il doppio servizio mentre solo uno scarso 2% presenta tre o più bagni. Come per la cucina, il numero dei bagni è legato alle dimensioni dell’abitazione e, infatti, al Sud e Isole, dove sono maggiori i metri quadri, è diffusa la presenza di più bagni. Quanto agli accessori, il vecchio ripostiglio resiste ancora al 19%, mentre le cabine armadio di più recente acquisizione sono presenti già al 10,3%. Passando agli spazi esterni, purtroppo quasi un terzo delle famiglie ne lamenta la totale assenza, però più del 40% possiede un terrazzo – specie al Centro – quasi il 40% vanta un balcone – nel Nord-Ovest, Sud e Isole – e poco più del 15% gode di un giardino, in particolare nel Nord- Est, Sud e Isole. Qualitativamente, escluse le ore di sonno, il passare del tempo tra le mura domestiche sembrerebbe essere rivolto per lo più al riposo e al tempo libero per oltre il 70% delle famiglie – in particolare nel Nord-Ovest – ma più della metà si dedica anche alla cura della dimora e dei suoi abitanti – soprattutto al Centro – mentre circa un terzo lavora o studia in casa, specie al Nord. A livello percettivo più della metà degli intervistati definisce ergonomica la propria abitazione, quasi il 40% vive in una casa cablata, un terzo la percepisce come ecologica e un po’ più del 10% si è dotato di qualche attrezzatura pro-fitness; le prime due caratteristiche sono diffuse un po’ su tutto il territorio mentre le seconde due prevalgono di più al Nord. C’è naturalmente un futuro per le case di quegli italiani che aspirino a migliorare la propria condizione abitativa: quasi il 20% vorrebbe una camera di servizio e/o una camera in più per gli ospiti; circa il 12% un soggiorno più grande e/o uno studio; seguono altre opzioni quali una casa più grande, una camera in più per i figli, un giardino, un bagno in più, un ripostiglio, una cabina armadio e persino una casa più piccola; colpisce la bassa richiesta di balconi, terrazzi e cucine abitabili perché – come visto in precedenza – sono già molto presenti nelle nostre abitazioni. Inoltre, negli anni più recenti gli italiani hanno sviluppato una maggior sensibilità in tema di risparmio energetico, uso di materiali bio e ulteriore tecnologia. Concludendo, un capitolo a parte merita la condizione strutturale del proprio immobile e gli eventuali interventi messi in atto per la sicurezza: per quanto riguarda il fascicolo di fabbricato quasi il 40% sarebbe favorevole a renderlo obbligatorio; quanto alla certificazione circa la condizione strutturale dell’edificio in cui si vive, solo un 30% scarso non l’ha effettuata né prevede di farla; infine, quasi il 50% delle famiglie italiane è intervenuta per la messa in sicurezza del proprio immobile.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...