“L’indicatore anticipatore registra un’ulteriore flessione, segnalando la persistenza di una fase di debolezza del ciclo economico”. Lo rileva l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. Nel terzo trimestre, scrive l’Istituto di statistica, l’economia italiana ha registrato una frenata: il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha segnato una variazione congiunturale nulla dopo 14 trimestri di crescita. Spiega l’Istat: sia la componente nazionale della domanda (al lordo delle scorte) sia quella estera netta hanno fornito un contributo nullo. La variazione acquisita per l’anno corrente è pari a +1%. Nel mese di settembre l’Istat stima che le vendite al dettaglio siano diminuite, rispetto al mese precedente, dello 0,8% in valore e dello 0,7% in volume. La variazione negativa, che riguarda soprattutto i beni non alimentari (-1,1% in valore e -1% in volume), non risparmia i beni alimentari (-0,3% in valore e -0,2% in volume). Rispetto a un anno prima, i risultati del terzo trimestre sono negativi (-0,4%) e sintetizzano dinamiche notevolmente differenziate tra le varie tipologie distributive. A una sostanziale tenuta della grande distribuzione (+0,4%) e a una crescita sostenuta del commercio elettronico (+8,4%), si contrappone una diminuzione delle vendite realizzate dalle piccole superfici (-1,5%).
ANGAISA chiede il ripristino della decontribuzione Sud
Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento...