Niente ripresa, ma neppure recessione. Secondo le più recenti analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, ad aprile si è registrato un “micro rimbalzo” dei consumi rispetto a marzo. Il PIL nel secondo trimestre potrebbe collocarsi tra lo zero e un +0,2 congiunturale. Si conferma, quindi, un quadro di stagnazione, con proiezione della “crescita” attorno al +0,3% nel complesso del 2019. A causa delle tensioni internazionali, i rischi di peggioramento dello scenario prevalgono sulle possibilità di correzioni al rialzo. I principali indicatori congiunturali continuano ad evidenziare una dinamica molto debole, con andamenti non omogenei. A marzo la produzione industriale, dopo un bimestre positivo, ha segnalato un brusco ridimensionamento registrando, al netto dei fattori stagionali, una contrazione dello 0,9% congiunturale e dell’1,5% su base annua. A confermare la fragilità del quadro economico, la fiducia di imprese e famiglie si è ridotta nel mese di aprile. La fiducia delle famiglie consumatrici è scesa dello 0,6% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese dello 0,4% (-6,0% il tendenziale).
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...