La lettera di ANGAISA a Confcommercio

20/03/2020Associazione

Riportiamo di seguito il testo della lettera che ANGAISA ha trasmesso in data 20 marzo 2020 al Presidente Confcommercio Carlo Sangalli.

Stim.mo Presidente,

Le scrivo a nome dell’intera categoria rappresentata da ANGAISA, cioè 250 aziende distributrici del settore idrotermosanitario, per un totale di circa 900 punti vendita che operano sul territorio nazionale e danno lavoro a oltre 11.000 addetti.

Anche le nostre attività, inevitabilmente, stanno già subendo gravissime ripercussioni causate dall’ “emergenza coronavirus”, pur essendo classificate fra quelle legate alla vendita di “generi di prima necessità”.

Diverse aziende hanno deciso di chiudere temporaneamente l’attività o di ridurla in maniera significativa, a fronte di un calo generalizzato dei ricavi che può essere stimato fra il 60% e l’80%.

Abbiamo preso atto delle più recenti misure straordinarie del Governo, contenute nel decreto “Cura Italia” ma, come Lei stesso ha avuto modo di puntualizzare, questo può essere solo un punto di partenza… “servono aiuti e risorse straordinarie”.

A questo proposito, ritengo che il sostegno alla liquidità delle imprese rappresenti una delle condizioni imprescindibili per cercare di tenere acceso il “motore” di tantissime piccole, medie e grandi imprese.

Per questo mi permetto di portare alla Sua attenzione la recente intervista rilasciata a ilSussidiario.net dal Dott. Franco Cambielli, imprenditore a capo della Cambielli Edilfriuli Spa, una delle principali realtà distributive del nostro settore:

https://www.ilsussidiario.net/intervistati/franco-cambielli/

Nell’intervista, il Dott. Cambielli sottolinea fra l’altro che “sarebbe importante… che lo Stato desse al sistema bancario la possibilità di incrementare in maniera automatica del 10-15% gli affidamenti in essere, tramite la garanzia pubblica. Ciò consentirebbe alle aziende di onorare le scadenze e aspettare la ripartenza dell’attività…la cosa più importante è mantenere vive le imprese…”

Personalmente non posso che fare mie queste valutazioni, che ritengo estremamente condivisibili e prioritarie, e auspico che Confcommercio le possa immediatamente trasmettere al Governo, sollecitando un’iniziativa davvero tempestiva che vada in questa direzione.

Gli strumenti legati all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, pur importanti, non possono garantire la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia di tantissimi posti di lavoro, e anche la nostra filiera non può permettersi uno stop prolungato.

Chi ci governa non deve lasciare nulla di intentato per dare alle aziende un supporto concreto ed efficace: le banche italiane devono essere messe da subito in condizione di operare con modalità di “vera emergenza”, onde evitare un corto circuito finanziario, che rischierebbe di essere irreversibile.

Mi ritenga personalmente a Sua completa disposizione per un confronto su questi temi o su altri aspetti da Lei ritenuti meritevoli di ulteriori approfondimenti.

RingraziandoLa per la cortese attenzione, Le invio i miei più cordiali saluti.

Il Presidente ANGAISA

Dott. Enrico Celin

 

 

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