Tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business: quasi il 71% delle imprese ha investito in almeno uno di questi tre ambiti nel 2021, in crescita rispetto al valore medio del quinquennio 2016-2020 (68%). Nell’implementazione della transizione digitale assume un’importanza strategica l’acquisizione di candidati con competenze adeguate. Le difficoltà di reperimento si intensificano al crescere del grado di importanza attribuito all’eskill richiesto per lo svolgimento della professione. In particolare, per le competenze digitali di base si passa da una difficoltà di reperimento pari al 34,9% nel caso di richiesta della competenza al 37,8% per il grado di importanza elevato; per le capacità matematico-informatiche il gap è anche più ampio (dal 36% al 40,3%), mentre per le competenze 4.0 la difficoltà varia dal 37% al 40,9%. È quanto emerge dalle analisi dei dati dell’indagine 2021 del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzate in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.
Competenze digitali, Italia 10 punti sotto la media europea
Come evidenziato nel recente rapporto Istat, nel 2023 il divario nelle competenze digitali tra i Paesi dell’Ue27 è elevato, con un campo di variazione di 55 punti percentuali. L’Italia si colloca in 23a posizione, circa 10 punti sotto la media. La quota più elevata di...