Liquidità e crediti incagliati: fatturati in calo, aziende e posti di lavoro a rischio nella filiera dell’edilizia. L’appello delle associazioni del comparto: «Serve intervento tempestivo del Governo»

11/07/2023Comunicati stampa

Anima Confindustria, Angaisa e Federcostruzioni lanciano il grido d’allarme: “Le aziende della filiera sono in crisi di liquidità: è necessario sbloccare i crediti e dare continuità ai bonus fiscali”.

Il blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da bonus edilizi sta mettendo in ginocchio l’intera filiera dell’impiantistica, con un numero crescente di imprese che stanno registrando un crollo dei fatturati e, avvicinandosi al corto circuito economico-finanziario, si trovano a rischio chiusura. Questo il grido d’allarme lanciato dai rappresentanti delle associazioni di Anima Confindustria, Angaisa e Federcostruzioni. Se nel 2022 le filiere dell’edilizia e, in particolare dell’impiantistica sono cresciute in maniera significativa rispetto agli anni precedenti, nel 2023 il mercato ha fatto registrare una brusca inversione di tendenza. Basti pensare che solo caldaie e pompe di calore, secondo i dati dell’Ufficio Statistica di Anima, potrebbero perdere circa mezzo miliardo di euro di fatturato nel 2023 rispetto al 2022.

«In un momento storico che vede l’industria fiaccata da crisi delle materie prime, rialzo dei tassi e non ultimo dagli effetti dei conflitti internazionali, il problema dei crediti incagliati mette duramente a rischio l’intera filiera dell’impiantistica edilizia, proprio quando nel comparto iniziavano a vedersi timidi segnali di crescita». È la dichiarazione dei presidenti di Anima, Angaisa e Federcostruzioni – Marco Nocivelli, Maurizio Lo Re e Paola Marone. Da una stima di Federcostruzioni elaborata sui dati Cresme, emerge che rispetto ai circa 30 miliardi di crediti incagliati stimati, vi sono più di 51.000 imprese esposte al fallimento, e un numero ancora maggiore di occupati a esse collegati, e quindi di famiglie di lavoratori il cui sostentamento è a rischio, stimabile in circa 150.000 famiglie.

«Di fronte al rischio di una pressoché generalizzata crisi di liquidità – affermano i presidenti di Anima, Angaisa e Federcostruzioni – abbiamo appreso con stupore che il Governo si accinge ad approvare l’aumento, dall’8 all’11%, della ritenuta sui bonifici parlanti effettuati alle imprese del comparto, necessari per poter fruire delle detrazioni legate ai bonus edilizi. Questo significa togliere ulteriore ossigeno alle imprese già in sofferenza, mentre sarebbe necessario andare nella direzione opposta, riducendo, se non eliminando, l’attuale ritenuta».

«I meccanismi di cessione del credito e dello sconto in fattura – proseguono le associazioni – molto utilizzati nell’ambito dell’impiantistica e in generale da tutta l’edilizia, hanno reso possibile gli interventi di riqualificazione ed efficientamento del patrimonio immobiliare. A nome dell’intera filiera dell’edilizia e dell’impiantistica apprezziamo che il Governo e le regioni si stiano muovendo per proporre soluzioni concrete in difesa delle imprese, ma ribadiamo che occorre agire tempestivamente a livello nazionale, perché il settore sta vivendo una crisi che rischia di lasciare a casa migliaia di lavoratori. Infine, in vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli interventi eseguiti».

ANIMA Confindustria Meccanica Varia è l’organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa circa 225.000 addetti per un fatturato di 54,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato che supera il 60% (dati 2022 Ufficio Studi Anima). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.

ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a ConfcommercioImprese per l’Italia – Membro della FEST (European Federation of the Sanitary and Heating Wholesale Trade) e Socio Aggregato di Federcostruzioni – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 250 aziende distributrici, con circa 1.000 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione idrotermosanitaria nazionale. ANGAISA associa inoltre con la qualifica di Soci Sostenitori 150 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici e 10 Gruppi di distribuzione.

FEDERCOSTRUZIONI – Federazione di Confindustria, nata nel 2009, che rappresenta la filiera italiana delle costruzioni che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale con il fine di evidenziare a livello politico, economico e istituzionale sia a livello nazionale che europeo, le istanze e gli interessi comuni del settore delle costruzioni. Sostiene e promuove l’ampliamento del mercato, la legalità, l’innovazione, la qualità, la sicurezza, la rigenerazione, la sostenibilità del costruire e la digitalizzazione della filiera delle costruzioni.

 

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