L’Ufficio Studi della Camera dei Deputati in collaborazione con il CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), ha diffuso nei giorni scorsi la nuova edizione del rapporto dedicato a “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione”. Le nuove stime del CRESME evidenziano che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno sviluppato nel 2018 un volume di investimenti pari a 28.487 milioni di euro veicolati dagli incentivi, riconducibili a 3.331 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 25.156 milioni di euro per il recupero edilizio. Le previsioni per il 2019, sulla base delle dinamiche registrate nei primi nove mesi dell’anno, indicano un volume di spesa complessivo superiore ai livelli del 2018, con 28.963 milioni di euro, attivati da più di 1.740.000 interventi, imputabili per 3.250 milioni di euro alla riqualificazione energetica (in lieve calo rispetto al 2018) e per 25.713 milioni al recupero edilizio. Dalle stime elaborate dal CRESME gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato dal 1998 al 2019, 19,5 milioni di interventi, ossia – considerando che le abitazioni sono il principale oggetto degli interventi di rinnovo – oltre il 62,5% delle abitazioni italiane stimate dall’ISTAT (31,2 milioni). In venti anni le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a quasi 322 miliardi di euro.
Transizione 5.0, pubblicato il decreto attuativo
Sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 183 del 06.08.24 è stato pubblicato il decreto attuativo che rende da oggi operativo l’iter di accesso ai crediti di imposta del Piano Transizione 5.0, previsto dall’art. 38 del decreto-legge 2 marzo 2024 n. 19. Il decreto 24...