In Italia si prospetta “una nuova decelerazione, consolidando uno scenario di contenimento dei ritmi di crescita dell’economia”. Lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. “La crescita dell’area euro – sottolinea l’Istat – rallenta ma continua il processo di riduzione della disoccupazione. In Italia prosegue la fase di debolezza dell’attività manifatturiera, accompagnata dal calo degli ordinativi e delle esportazioni, più diffuso nell’area extra UE. Il mercato del lavoro si rafforza: l’occupazione aumenta e si riduce la disoccupazione. L’inflazione torna ad aumentare, mantenendosi comunque su ritmi inferiori a quelli dell’area euro”. Ad aprile, ricorda l’Istat, l’indice della produzione industriale ha segnato una diminuzione (-1,2% rispetto a marzo) riprendendo la tendenza negativa di inizio anno. Il calo è stato diffuso tra tutti i comparti industriali ad eccezione dei beni strumentali (+0,7% rispetto al mese precedente). La variazione congiunturale della media del trimestre febbraio-aprile rimane negativa in tutti i raggruppamenti ad eccezione dell’energia. Anche i dati sul fatturato e gli ordinativi dell’industria evidenziano segnali di rallentamento. La spesa delle famiglie per consumi finali ha registrato un marcato aumento congiunturale (+0,8%), in forte accelerazione rispetto al trimestre precedente. La crescita del reddito disponibile delle famiglie consumatrici è stata moderata (+0,2%). Di conseguenza, la propensione al risparmio è diminuita attestandosi al 7,6% (0,5 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente). Anche il potere di acquisto è diminuito (-0,2%). Il commercio al dettaglio mantiene un profilo moderato: nel trimestre marzo-maggio le vendite misurate in volume hanno segnato una lieve diminuzione congiunturale (-0,2% rispetto al trimestre precedente).