Osservatorio Eco-Fin ITS, previsioni positive per la chiusura 2018

29/06/2018Mercato

E’ stata pubblicata la nuova edizione dell’Osservatorio Eco-Fin ITS ANGAISA. Il volume di 380 pagine è disponibile in formato digitale all’interno del portale www.angaisa.it, nell’Area Mercato, con accesso riservato ai Soci ANGAISA. Le relative elaborazioni sono state condotte su un campione di 468 aziende distributrici, prendendo in considerazione i relativi bilanci, dal 2012 al 2016, e proponendo quindi l’andamento “storico” del settore e le proiezioni dal 2017 al 2018, attraverso un’ampia e dettagliata analisi di dati nazionali, territoriali (undici aree geografiche) e dimensionali (sette classi di fatturato). La ripresa nel 2016 c’è stata, un trend positivo confermato e consolidato, con un significativo +6,23%, rispetto al 2015, che fa seguito all’incremento già registrato nell’anno precedente (+4,33%). A livello previsionale il modello matematico dell’Osservatorio Eco-Fin ITS ANGAISA evidenzia dati di ulteriore crescita, sia pure più contenuta per il 2017 (+3,05%) e per il 2018 (+2,20%). Uno scenario che, anche in base ai dati del nostro Osservatorio Vendite Mensili, si è mantenuto dinamico nel 2017 e che nel 2018 dovrebbe continuare a far registrare segnali positivi (sempre in base ai dati dell’Osservatorio Vendite, il primo trimestre 2018 ha evidenziato un +3,40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Rispetto all’elaborazione dello scorso anno il quadro è di sostanziale stabilità: resta ancorata al 54% la percentuale di aziende in crescita, mentre passa dal 12% all’11% quella delle imprese in crisi, mentre per il 29% si registra una perdita di valore dell’attività con mantenimento della redditività e per il 6% si rileva una perdita della redditività. Come sempre le tabelle di sintesi fotografano dinamiche diverse in funzione delle aree geografiche e delle classi di fatturato. Resta il dato confortante del presidio del margine di intermediazione commerciale, con un valore medio 2016 al 27,47%, mentre preoccupa, soprattutto a livello previsionale, la sempre maggiore incidenza del costo del personale sul margine di intermediazione e sul fatturato. Migliora leggermente il tasso di rotazione del magazzino, che passa da 3,92 (2015) a 4,05. Si registra un a flessione dell’indicatore relativo alla propensione alla liquidità delle vendite in % sui ricavi (EBITDA Margin), che passa da 2,96% a 2,43%; migliora significativamente il ROE (dal 4,21% al 6,47%) e, in maniera meno importante, il ROI (dal 2,98% al 3,64%) e il ROS (dal 2,81% al 3,33%).

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