Outlook ABI – Cerved: migliora la qualità dei crediti

20/01/2017Mercato

ABI e Cerved hanno presentato i risultati della quarta edizione dell’Outlook sulle nuove sofferenze delle imprese italiane, che elabora stime e previsioni dei tassi di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie per classe dimensionale. Secondo la ricerca, il 2016 è il primo anno dall’inizio dalla crisi in cui i tassi di ingresso in sofferenza per le imprese si riducono in tutti i settori economici e in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione del Mezzogiorno dove le imprese si mantengono sui livelli del 2015. Le previsioni per gli anni 2017-18 mostrano miglioramenti diffusi in tutti i settori e le aree geografiche, con un restringimento dei divari tra settori e aree più e meno rischiose. Nel 2018, medie e grandi imprese torneranno vicine ai livelli pre-crisi. I dati elaborati da ABI e Cerved indicano un deciso calo delle nuove sofferenze nei primi sei mesi del 2016; tra gennaio e giugno del 2016 le banche hanno passato in sofferenza un ammontare di prestiti pari a circa 12 miliardi di euro (rispetto ai 15 miliardi dello stesso periodo del 2015), in calo del 18% su base annua. Il tasso di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie si è attestato, in termini di importi, al 3,9% a giugno 2016, in deciso calo rispetto all’anno precedente (4,4%) e ai massimi di fine 2013 (4,8%). In termini di numeri, il tasso si attesta al 3,8%, in calo di un decimo di punto su base annua. In base ai modelli, si prevede un’accelerazione del miglioramento osservato nel 2016 nella seconda metà dell’anno: in termini di numeri, il tasso di ingresso in sofferenza è atteso a 3,6% a fine 2016 (3,8% a fine 2015). Per il primo anno dall’inizio della crisi, questo miglioramento riguarda tutti i settori dell’economia ma non tutte le aree geografiche: nel Mezzogiorno il tasso è atteso al 5,2%, lo stesso livello dell’anno precedente, mentre nel resto della Penisola tra 2015 e 2016 i tassi si riducono di 2-3 decimi percentuali: nel Centro i tassi si riducono dal 4,3% al 4,1%, a Nord Ovest passano dal 3,2% al 2,9%, mentre il Nordest si qualifica come l’area meno rischiosa del Paese dove i tassi passano dal 3% al 2,6%. Dal punto di vista settoriale, le rilevazioni di ABI e Cerved indicano che nell’industria prosegue il miglioramento iniziato nel 2014: il tasso di ingresso in sofferenza è previsto, infatti, al 2,8% in diminuzione di tre decimi rispetto all’anno precedente. Continua, ma a ritmi ancora lenti, la riduzione del tasso di ingresso in sofferenza nelle costruzioni, che è passato dal 5,9% del 2014, al 5,8% del 2015 e a un valore stimato al 5,7% a fine 2016, ancora più del triplo del livello pre-crisi (1,8%). Nei servizi accelera il miglioramento iniziato nel 2014, con i tassi di sofferenza stimati per il 2016 al 3,3%, due decimi in meno dell’anno precedente.

Condividi

Altri aggiornamenti in "Mercato"

Ristrutturate 47mila villette grazie al Pnrr

Sono 46.922 le villette che in Italia hanno potuto attingere ai fondi del Pnrr per interventi di ristrutturazione legati al Superbonus, per un valore complessivo di 6,5 miliardi di euro. Ai quali vanno aggiunti altri 7 miliardi impiegati da 13.833 condomini, per un...

leggi tutto