Il picco delle chiusure delle imprese del settore del commercio è atteso nei primi mesi del prossimo anno. Lo ha reso noto nei giorni scorsi Unioncamere. Un’indagine effettuata ad ottobre sulle imprese del commercio e dei pubblici esercizi dal Centro studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, mostra come due imprese su cinque del commercio lamentino un deterioramento della liquidità a seguito dell’emergenza sanitaria. I primi mesi del 2021 restituiranno dati di peggioramento delle cessazioni che probabilmente si sommeranno al picco stagionale del fenomeno (le imprese tendono a concentrare le cancellazioni nei primi mesi dell’anno, e in particolare a gennaio e febbraio), con un ulteriore incremento di chiusure legato alla valutazione degli imprenditori di interrompere l’attività, a conclusione del bilancio dell’annus horribilis 2020. Quasi due terzi delle imprese commerciali e di somministrazione dichiara riduzioni del fatturato nel 2020, dato peggiore di quello relativo alle altre imprese industriali e dei servizi (55%). E guardando al futuro solamente il 27% degli imprenditori ritiene di poter recuperare i propri livelli produttivi nel 2021.
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Direttiva Case Green, quanto costerà ristrutturare?
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