Attraverso i meccanismi legati a cessione del credito e sconto in fattura, il superbonus 110% ha prodotto una massa di crediti fiscali – stimata in circa 30 miliardi di euro – che, ormai da mesi, è alla ricerca di un acquirente. Questo è uno dei dati più significativi, rilevabili dai numeri presentati nei giorni scorsi da Tesoro, Finanze e Ragioneria dello Stato in Commissione Bilancio alla Camera. Sono numeri che non possono sorprendere, se si considera che finora Poste non ha ancora riattivato il proprio canale dedicato all’acquisto dei crediti d’imposta, e a sua volta la piattaforma annunciata da Enel X non ha ancora visto la luce. Sempre in audizione alla Commissione Bilancio, l’Istat ha avuto modo di soffermarsi sugli effetti macroeconomici dei bonus edilizi negli ultimi anni. Nel 2022, gli incentivi edilizi considerati quale stimolo effettivo agli investimenti in costruzioni, 32 miliardi, rappresentano poco più dell’8% degli investimenti complessivi dell’anno. L’impatto stimato sul valore aggiunto del sistema produttivo è di poco meno di 26 miliardi di euro (pari all’1,4%), quello sul solo settore delle costruzioni è poco più del 14%.
Pompe di calore e costi di installazione, il survey irlandese
Un nuovo sondaggio condotto da Fuels for Ireland e da Alliance for Zero Carbon Heating ha rivelato che il costo per installare una pompa di calore rappresenta un deterrente per il 61% delle famiglie irlandesi. Due terzi degli intervistati non hanno intenzione di...