Investimenti stimati in almeno un miliardo di euro l’anno. Questo il “peso economico” dei processi di trasformazione digitale nel mondo del commercio, secondo i dati più recenti dell’Osservatorio innovazione digitale nel retail del Politecnico di Milano, diffusi nei giorni scorsi. Nel medio periodo gli investimenti punteranno soprattutto ad aumentare la capacità di fidelizzare la clientela, migliorando la percezione del brand nel punto vendita e integrando il negozio fisico con l’e-com, con l’obiettivo di ampliare il proprio bacino di mercato. Secondo l’analisi del Politecnico, in futuro aumenterà e sarà più incisiva la comunicazione di prossimità al punto vendita, impiegando cartelloni pubblicitari digitali e vetrine “intelligenti”. Nei punti vendita più grandi gli smartphone potranno diventare strumenti di orientamento del cliente, con informazioni utili per individuare prodotti e persone. Si ipotizza inoltre il progressivo inserimento di applicazioni per la realtà aumentata e perfino di stampanti 3D. Il retail tradizionale ha finora innovato soprattutto nella parte del cosiddetto “back-end”, che riguarda ad esempio la fatturazione elettronica, ma i punti vendita saranno sempre più interessati dai processi di trasformazione digitale. Secondo uno studio di Deloitte, gli acquisti in-store dei consumatori sono ormai influenzati, nel 60% dei casi, dal mondo digitale. Il terreno di sfida dei punti vendita con le dot.com si giocherà sempre di più sulla capacità di innovare e di creare nuovi percorsi di acquisto, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e competenze digitali.
Intelligenza artificiale, implemetazioni aziendali in forte crescita
In base ai dati del recente rapporto realizzato da Capgemini Research Institute, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale Generativa all’interno delle aziende è in forte crescita, tanto che le implementazioni sono quadruplicate nell’arco di 12 mesi. L’indagine, che ha...